martedì 15 giugno 2010

L'Honda schianta il Camerun

Honda doma i leoni. È proprio il caso di dirlo. Un Giappone sicuramente più intraprendente sconfigge un Camerun quanto mai abulico e poco voglioso, con la sua stella più luminosa, Samuel Eto’o, decisamente in ombra. La partita non è mai decollata, confermando l’andamento generale di quest’inizio di campionato mondiale, con gare molto tattiche, difensive e con poche emozioni, salvo qualche eccezione. Il primo tiro nello specchio, si pensi, è giunto solo al 38’ con Enoh che dal limite ha concluso centralmente verso la porta di Kawashiwa. Per il resto, niente da segnalare, se non il difficile rapporto registrato, ancora una volta, tra i portieri e il discusso Jabulani. Al 39’ però, la squadra nipponica affonda, e il talento del CSKA Mosca si fa trovare ben appostato in area di rigore. Il giapponese controlla un traversone dalla destra e di sinistro batte il portiere africano. Nella seconda frazione di gara il Camerun prova a giocare di più la palla, ma gli asiatici chiudono bene gli spazi. Il ct Le Guen le prova tutte, inserisce anche Emana, ma il risultato non cambia più fino alla fine. L’unico brivido per Kawashiwa arriva a pochi minuti dalla fine, quando un terrificante tiro si stampa sulla traversa. Giappone primo, insieme all’Olanda, per il Camerun il mondiale rischia già di finire qua.

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