domenica 13 giugno 2010

Green è da bollino rosso, e Capello stecca la prima

James o Green, Green o James? Alla fine Capello ha scelto Green e, probabilmente, anzi certamente, dopo quello che ha combinato ieri il portiere inglese, se ne sarà pentito. La maledizione dei portieri inglesi continua, e con essa quella della nazionale del Regno Unito ai mondiali. I leoni non sono riusciti a battere i cugini statunitensi, e se l'estremo difensore ha le responsabilità maggiori, non è esente da colpe il tecnico Capello. La stampa oltremanica ci va giù pesante, e se tutti colpevolizzano il portiere inglese va controcorrente il "Daily Mail": "date la colpa se volete a Green ma anche Capello deve alzare di livello il suo gioco. E poi mai avrebbe dovuto preferire Green a David James". Eppure il match per gli uomini di Don Fabio era cominciata nel migliore dei modi. Al 4' Gerrard è strepitoso quando si inserisce tra le maglie delle difesa americana, e su preciso assist di Heskey realizza con un preciso esterno destro. Gli inglesi controllano agevolmente, e dominano sulle fasce, ma poi l'harakiri. Dempsey, a 5' dalla fine del primo tempo, calcia da lontano senza pretese. Green non trattiene, e gli States pareggiano. La reazione della squadra di capitan Gerrard è veemente, ma Hovard e la scarsa vena offensiva di Heskey e di uno spento Rooney vanificano le speranze del raddoppio. Col passare dei minuti la stanchezza si fa sentire nelle file inglesi. Gli americani, invece, crescono e per poco non realizzano il gol del vantaggio con Altidore. Il possente attaccante semina Carragher e si invola verso la porta avversaria dove trova, in questa circostanza, un Green superbo che riesce in qualche modo a farsi perdonare del grave errore precedente, salvando i suoi da una possibile sconfitta

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