lunedì 14 giugno 2010

La Germania cala il poker

Podolsky, Klose, Muller, Cacau e la Germania dei ventenni serve il poker a un'Australia con un'età media pensionabile. Dopo il brivido iniziale firmato Garcia, che force avrebbe potuto cambiare la storia del match, la squadra di Loew inizia a dare spettacolo, con trame di gioco al limite della perfezione. Quella che si è vista ieri è, forse, la Germania meno tedesca della storia, frutto dell'integrazione etnico e dell'investimento sui giovani. Non sarebbe male, soprattutto per noi italiani, prenderla ad esempio. Ma torniamo alla gara. I panzer passano subito in vantaggio con Podosky, giocatore di origini polacche, che con una staffilata di sinistro batte Schwarzer. Il raddoppio arriva con un altro giocatore di origini polacche, Miroslav Klose, abile a sfruttare uno splendido cross di Lahm, con un perentorio colpo di testa, siglando il suo 11 gol in una fase finale dei campionati mondiali. Nella ripresa, l'arbitro messicano espelle il giocatore più talentuoso della squadra australiana, Tim Cahill. Per i tedeschi la partita diventa un'allenamento, e prima Muller, giocatore dal cognome pesante, e poi Cacau, brasiliano naturalizzato tedesco mettono la parola fine sul match. La Germania fa già paura.

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