A differenza di quanto si possa pensare anche il giornalismo tradizionale é innervato dalla tecnologia. Basti pensare alla produzione dei giornali. Non esiste più, ad esempio, l'impaginazione senza l'ausilio della tecnologia. Non solo. Anche la diffusione delle copie cartacee prevede controlli digitali. Dall'inizio alla fine del processo di produzione e diffusione, quindi, la tecnologia incide positivamente sulla qualità del prodotto. Su tutto ciò che ha a che fare con la comunicazione, dunque, incide la tecnologia. Non solo però aspetti positivi. Con le nuove tecnologie, infatti, tutti possono scrivere, tutti diventano "giornalisti". Sulla rete, in particolare, le notizie che si possono trovare sono praticamente infinite. Si possono trovare le cosiddette bufale, notizie false, ma emerge soprattutto una grande quantità di notizie poco originali, tanta ripetitività. Così diventa più difficile il lavoro di selezione. Tuttavia, che siano bufale o no, nel mondo delle reti, sono gli utenti, coloro i quali usufruiscono della notizia a doverne verificare la veridicità della stessa. Si può dire, in fin dei conti, che le bufale siano sempre esistite, anche prima dell'avvento di internet. Quello che è cambiato sono coloro i quali vengono chiamati a verificare la notizia. Se prima il compito di controllo era riservato allo stesso giornalista, ora, come detto, dobbiamo controllarla noi, poichè attualmente riceviamo la notizia senza mediazione di chi, in passato, aveva, appunto, il compito di controllare. La rete, dunque, non può mentire. Il tema della ricerca della qualità s'intreccia con il tema della velocità. La rete fa diventare l'utente produttore della notizia, in quanto è l'utente che decide cosa vedere e cosa no, sceglie il percorso da seguire, crea il palinsesto. Con le nuove tecnologie, i giornali online si sono resi più ricchi di testi intrisi di immagini, sommari, flash, battute. Ma non solo. Vi è, ad esempio, un modo differente di raccontare una cronaca attraverso gli approfondimenti, i retroscena. Nella costruzione di un giornale diventa fondamentale la fantasia.11 milioni di persone utilizzano Internet quotidianamente
23 milioni di persone utilizzano la televisione quotidianamente
5 milioni, cioè un decimo della popolazione, utilizzano i quotidiani
Anche il giornale si espone al rischio di una mancanza di autenticità, perchè si è gia detto e commentato tutto.
Chi si occupa di giornalismo online ha una strada spianata perchè può presentarsi direttamente all'utente senza mediazione. Se i giornali si adeguano alle tecnologie, il web non è da meno. Esemplare è il caso di Repubblica.it, che il 20 aprile ha cambiato faccia (vd. approfondimento).
Come si scrive su Internet?
Innanzitutto è necessario avere capacità di sintesi, anche per consentire in altre sedi (non necessariamente fuori dal WEB) gli approfondimenti. Mentre chi scrive sulla versione cartacea deve rispettare tempi e spazi,
News
Italianews.it è un aggregatore di notizie di altre testate. Una sorta di doppione di google news.
Abbiamo visto come uno dei capisaldi della scrittura online, e cioè la sintesi, venga meno in quanto la tempestività della notizia ha preso ormai il sopravvento. Ciò significa che non esiste un vero modo di scrivere su internet in quanto il vero fondamento di questo tipo di scrittura sia arrivare prima degli altri, e ciò a scapito della qualità. Nella scrittura online, il tempo obbliga chi scrive a non essere creativo.



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