domenica 30 maggio 2010

Lezione 6

Poiché non sono stato presente alla lezione, ricopio gli appunti dal blog di Manuela Ruzzi.

Il giornalismo sta affrontando un periodo particolare, la tecnologia odierna utilizza sempre più le regole e le tecniche del giornalismo, esso è per assioma "libera critica" e "ricerca delle fonti". Oggi paradossalmente è più apprezzato un comunicatore, di una figura professionale quale il giornalista, poiché più libero e meno soggetto a condizionamenti.
Importante è definire la differenza tra INFORMARE e COMUNICARE, la prima mira ad offrire informazioni indipendenti dall'interesse dell'autore, la seconda invece, riguarda la diffusione di messaggi di interesse diretto e specifico da parte di chi li produce.
Che cos'è la Comunicazione Istituzionale?
Essa riguarda l'identità di una realtà, non è solo vincolata alla diffusione di valori e al risultato economico, ma rappresenta tutto ciò che identifica l'immagine di un'azienda, ha un valore sociale, di progresso, di rispetto della trasparenza, e aumenta la qualità commerciale di un'attività di profitto. Essa può essere sia pubblica che privata e mira a un ritorno di consenso, piuttosto che di denaro, obiettivo invece della Comunicazione di Prodotto. Questi due tipi di comunicazione sono spesso confusi ed erroneamente associati, a causa di cattiva professionalità, mancanza di regole, opportunismo, confusione del sistema della comunicazione. Il vero distinguo è la trasparenza e la correttezza. Il privilegio del Web è appunto rappresentato dalla tracciabilità di ciò che ha fatto e dai feedback di ritorno che sono immediati, rispetto all'opacità degli altri mezzi di comunicazione come Radio, Carta e TV, che aldilà del fattore tempo non permettono l'interazione e la possibilità di ribattere in tempo reale, sono unidirezionali. Altre forme di Comunicazione Istituzionale riguardano la pubblicità, i comunicati stampa, che online non necessitano di mediazione.
I comunicatori operano per una committenza, pubblica o privata, con l'obiettivo di raggiungere un risultato positivo per quella realtà grazie al proprio lavoro. La comunicazione privata istituzionale si avvicina molto a quella di prodotto, ma a differenza di quella cerca sempre di mantere alti i valori del BRAND, cosa che va invece evitata nella comunicazione pubblica. Il brand è il marchio, il messaggio politico, il leader, lo slogan, il prodotto di successo. Il brand isituzionale può essere una singola persona o una realtà multipla (comuni, Coca-Cola, mela Apple, baffo Nike, ecc.) entrambi hanno una loro storia, sono conoscitivi di per sé e non necessitano di una didascalia che li accompagni, sono comunicazione pura. Il valore da trasmettere è il valore da vendere che può essere economico, personale, di condivisione o di consenso.
La comunicazione sul web dà molto e chiede molto: chi fa comunicazione istituzionale deve essere disponibile a rendere pubblico in modo chiaro il messaggio che intende promuovere. Il messaggio deve essere breve per agganciare l'utente, per questo si usano gli script, ovvero frasi che puntano sull'efficacia, mirano a bloccare e fidelizzare sfruttando le profilature degli utenti a cui si rivolgono. La comunicazione attraverso gli script può essere vocale o scritta e cambia in base al tipo di utenza da intercettare.
La comunicazione istituzionale attraverso il web è più allargata e magniloquente ma sempre trasparente e immediatamente verificabile.
La comunicazione istituzionale pubblica, vicecersa, vuole mettere a disposizione della collettività una serie di informazioni, servizi e strumenti, senza che questo debba per forza generare un rapporto di "do ut des". Non ricerca un guadagno, ma offre un servizio (mentre quella politica è orientata verso la ricerca di un consenso). Sulla Rete essa deve possedere alcuni caratteri fondamentali: usabilità, accessibilità, interattività e trasparenza. L'usabilità è la facilità di accesso, la presenza di sezioni logiche e ben accessibili, la mappa del sito, che serve per capire la filosofia che ne sta alla base, è quell'albero che permette all'utente di arrivare ovunque all'interno di esso. Sulla base della mappa si costruisce il contenuto.

Alcuni esempi:

Camera dei deputati: tutte le comunicazioni sono brevi, ripetute più volte, redatte in forma giornalistica in modo da agevolare il copia-incolla dei siti di informazione. Nonostante sia tra i migliori siti istituzionali italiani, presenta una costruzione errata nella mappa.

Governo spagnolo: possiede al suo interno una mappa logica, ovvero un ottimo albero di navigazione. Presenta notizie in quantità come fosse un giornale, senza fronzoli e senza servirsi di altri media dato che è il governo stesso a fornire tutte le informazioni, corredate da una buona multimedialità (video, audio, immagini scaricabili).

Governo francese: è immaginifico, offre bellissime immagini accompagnate da pochissimo testo, è bello ma difficile, offre sensazioni ed è particolare per la possibilità di interazione col cittadino.

Governo inglese: sembra un giornale online, offre numerosi servizi, ad esempio la possibilità di scaricare applicazioni per Iphone, in esso vi è una sezione dedicata ai bambini. A guardarlo non si direbbe che sia un sito istituzionale.

Governo italiano: offre documentazioni e non messaggi, è fisso, freddo come deve essere un sito istituzionale, manca la possibilità di interazione ed è poco attrattivo.

Governo americano: è "oltre" rispetto agli altri, contiene tutto, anche errori, fa vera comunicazione politica piuttosto che istituzionale. Al suo interno vi sono blog e servizi, realizzati col supporto di una regia, che raccontano in 6 minuti ciò che è accaduto durante la settimana. La sua costruzione riflette la frenesia che c'è in esso affrontata con tanta serenità.

Nessun commento:

Posta un commento